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Expo info point 2015

Concorso ad invito

TEAM: 
            Prof. Arch. Claudio Fazzini (capogruppo)
            Dott.Ing Lorenzo Maria Bozino Resmini
            Dott. Arch. Ida Lia Russo                    
            Dott.Ing.Domenico Insinga
            Arch. Manuele Mossoni
            Arch. Andrea Cupani 
            Ing. Giovanni Tona 

1. CONCEPT 

1.1.  Il tema e gli spazi 

Il tema di progetto per il Padiglione di Città di Expo 2015 Milano può essere inteso come anticipazione dei contenuti e degli obiettivi  della manifestazione che verrà . 
In altri termini , esso non può limitarsi alla descrizione per i visitatori di come sta procedendo il cantiere della manifestazione , ma anche documentare tutto ciò che sta avvenendo “intorno alla manifestazione”  , che si sta preparando , che si sta organizzando ; condividendo così gli obiettivi , come poi sarà fatto nella sede e nel tempo della manifestazione . Già nella descrizione del Bando , ma soprattutto leggendo il testo sul Tema , il ruolo meramente informativo sfuma di fronte al compito di far partecipare il pubblico agli obiettivi ed ai compiti stessi della manifestazione nel modo più alto ; compito che copre un vastissimo arco di finalità , di cui il Padiglione del Concorso rappresenta  piattaforma ideale , e che ne individua l’elevata complessità , che tende  ad articolare ulteriormente le funzioni previste.


Avviare un lavoro comune confronto e dibattito non solo tra i Governi , ma anche con tutte le imprese le associazioni ed ogni persona che voglia dare il proprio contributo positivo a nuove soluzioni per il bene comune  Nutrire il Pianeta – Energia per la vita

Una piattaforma per confronti e dibattiti con Imprese Associazioni e persone  che vogliano dare un contributo positivo al Tema  “Nutrire il Pianeta/Energia per la Vita” , formulando proposte e  idee che saranno alla base degli impegni futuri .

E’ quindi un luogo  per condividere e presentare le strategie per coniugare la produzione con il risparmio energetico , l’utilizzo delle fonti rinnovabili , la tutela delle risorse naturali , per anticipare un dibattito sulla ricerca di cui Expo 2015 Milano sarà banco di prova : una piattaforma ed un compito che chiedono di rappresentare quanto si fa in questa direzione , un luogo d’incontro anche prima di Expo (per un anno e mezzo)  per verificare  quanto si sta facendo in questa direzione .

Ma , volendo tradurre in termini concreti  la rappresentazione  de “… l’elegante scandirsi dei vigneti sui crinali delle colline, i mulini che sfruttano il moto delle acque fluviali , …. in tutto il pianeta i segni del lavoro dell’uomo per rendere la natura più ricca ed ospitale“ , come recita il Tema , si comprende come questa sia anche un’occasione imperdibile per diffondere , presso tutti i visitatori della città di qui al 2015 , la conoscenza del modo in cui le Regioni d’Italia (e in particolare la Lombardia)  offrono uno spettacolo impagabile di varietà e paesaggi produttivi , che potranno moltiplicare l’interesse e la visita nel corso di Expo. Anticipare e dilatare nel tempo l’interesse su questi aspetti è un compito che rimane sullo sfondo ma non può essere ignorato ; ciò significa prevedere altri spazi specifici e dedicati

Se tutto l’approccio di Expo (la Visitor Experience) è finalizzato a stabilire le precondizioni affinché l’esperienza del visitatore si trasformi in interesse, approfondimento , conoscenza, consapevolezza in un crescendo di profondità , certamente  il Padiglione temporaneo  è  il momento ed il luogo saliente in cui questo deve reificarsi  nel  tempo dell’attesa.

Se al visitatore deve essere dato modo di dialogare con gli Organizzatori ed i Partecipanti , certamente il Padiglione è uno dei principali luoghi in cui questo dialogo può e deve avvenire  nel tempo non breve del suo compito.

Se Expo 2015 Milano  dovrà essere il luogo  in cui vedere ed ascoltare in che modo i Paesi partecipanti , le Organizzazioni , la Società Civile , le Imprese , gli individui , pensano di affrontare le sfide future per “Nutrire il Pianeta” attraverso mostre , dibattiti e convegni , ma anche attraverso i piatti della tradizione locale e percorsi didattici e tematici  , il Padiglione dovrà necessariamente svolgere questo ruolo , almeno da parte del paese ospite , nel corso della sua vita temporanea  ; dovrà cioè costituire da un lato anticipazione , dall’altra offrire una piattaforma , infine stimolare la curiosità , che si rivelerà fruttifera (soprattutto per il visitatore occasionale nel tempo dell’attesa) , per  un  fattivo interesse  alla partecipazione all’evento . Expo Milano 2015 offre l’occasione irripetibile di affiancare al cibo ed ai suoi significati nutrizionali le connotazioni culturali , artistiche e letterarie , la “messa in scena” di questi argomenti  e le “Good Practices”  mediante esposizione e vendita di prodotti , ristorazione dedicata , allestimenti e spettacoli  multimediali . Lo spazio della ristorazione assume una valenza  importante  , didattica ed articolata.

Nella misura in cui le attività del Padiglione costituiranno un’efficace anticipazione di quello che vi sarà da vedere e da fare nei sei mesi della manifestazione , si avrà una maggiore curiosità ed affluenza , che non può consistere solo nella conoscenza delle attività nel Sito, ma nella crescita dei contenuti e della sostanza della manifestazione Il Padiglione non può essere un sito informativo , ma deve essere  “l’incubatore”  di Expo 2015 Milano  .

Facendo propri  i principi del BIE , secondo cui le Esposizioni hanno un’alta finalità educativa , Expo Milano 2015 pone l’educazione alimentare tra i suoi obiettivi primari : lo spazio  dedicato ai piccoli deve arricchirsi di attività concretamente verificabili, con i ritmi della Natura che accompagneranno i quindici mesi dell’attesa.

Se  infine  si vuole  trasmettere  negli spazi del Padiglione  , come  “Incubatore” di Expo 2015 ,  la trasformazione di  Milano che “accompagna” la manifestazione , anche questo richiede uno spazio dedicato . 

Le risposte al Tema , pertanto , inducono nuove potenzialità ed esigenze di spazi diversificati (rispetto ai singoli spazi previsti dal Bando)  , che il  concept  del progetto traduce in una  più ampia articolazione spaziale.
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